Il laboratorio della Metafora è una parte del percorso che ho dedicato alla comunicazione. Ringrazio la maestra Simona Cella che mi ha condotto per la prima volta in questo sperimentare in presenza uno tra gli aspetti comunicativi più utili nella relazione di aiuto.
“Comunicare per metafora; metafora e creatività in
comunicazione”. Propongo al gruppo di mettersi in coppie e di individuare un “problema” od una “lamentela” ed esporla a turno al compagno o compagna di lavoro. A partire dall'ascolto il partner può dare parola a personaggi od oggetti, in qualche
modo coinvolti o implicati nella faccenda, che dicano "la loro" in merito alla
difficoltà portata dall’altro.
Con questa esercitazione si èportati a conoscere,
in un gioco leggero e divertente, il linguaggio metaforico, che è un linguaggio
che parla la lingua del nostro percepito, della storia di noi che ci
raccontiamo da dentro; non è un linguaggio digitale, descrittivo, è piuttosto
immaginifico, suggestionante e che, per come è strutturato, aiuta a sentire più
che a capire.
Perciò, nella sperimentazione, si prende consapevolezza del gioco
dei ruoli: la proposta comunicativa metaforica al problema dell’altro (dando
parola ai personaggi od agli oggetti) ristruttura il problema perché viene utilizzato un linguaggio magico, si dà
voce alla fantasia che emerge da noi stessi, proponendo leggerezza e
ampliamento all’altro.
L'ascolto della fantasiosa metafora permette di sganciarsi dalla propria visione del problema e dar voce a parti nascoste del
proprio sé. C’è stimolo alla soluzione a partire dal nuovo emerso durante
l’ascolto. I
Nel laboratorio si esprimono allora interiorità sommerse, risate e reazioni
stupefatte! I partecipanti, intenti a costruire metafore e ad
inventare personaggi strani, si perdono nel gioco e lasciano a me la preziosa esclusiva
di osservare la loro meravigliosa qualità umana di essere spontanei, leggeri,
divertenti, sorridenti e garbatamente sinceri.
Dai commenti condivisi in
plenaria sono apparse queste considerazioni assolutamente da non tralasciare:
...che la metafora creativa è una possibile
alternativa alla comunicazione diretta, quindi un alleggerimento di concetti
talvolta crudi e pesanti in favore della stessa verità, detta con forme
diverse;
...che la metafora è intuizione pura e parla al cuore; che la metafora è
una modalità creativa di comunicare direttamente all’inconscio ed allo spirito,
alleggerendo, ironizzando e giocando, come in una ispirazione continua;
...che la
metafora è uno strumento leggero e potente allo stesso tempo, dando modo di entrare
immediatamente nella comunicazione dell’altro ed anche nella propria poiché,
stando in connessione e presenza il “contro-transfert” è immediato ed in più,
con leggerezza, permette di vedere le cose più importanti da modificare e
continua ad avere effetto anche dopo l’esercizio;
...che la metafora è il
linguaggio dell’invisibile;
...che la meta-fora è come dice la parola stessa, metà
fuori e metà dentro, metà cosciente e metà sub-cosciente, metà umana e metà
divina;
...che è bello sapere di poter portare benessere divertendosi, che un
foglio bianco può prendere un’infinità di colori, con la metafora;
...che la
metafora aiuta ad esprimersi in un linguaggio simbolico, diretto, profondo e
fonte di molti spunti;
...che la metafora è entrare in contatto con una realtà creativa
che espande la mente, il cuore ed il sorriso;
...che la metafora è come quando
piove e si dice che “gli angeli fanno pipì” e non sai se ridere o piangere, ma
fa un gran bene ed infatti la pioggia parte dall’alto dei cieli come
ispirazione ed arriva nel cuore della terra come guarigione;
...che la metafora,
favoletta leggera e divertente, magicamente fa arrivare nuova intuizione;
...che
la metafora è illuminante, come lo è crearla e riceverla, e permette di
comprendere qualcosa che gli occhi non percepiscono.
E’ un bellissimo
laboratorio da proporre, un passo avanti verso il mio nuovo modo di trasmettere agli altri che mi dà
molta serenità.