"QUESTA PROFESSIONE HA A CHE FARE CON ME, I SOSPESI ED I SORRISI"
Ho a cuore la condivisione delle mie consapevolezze in merito alla figura del Counselor per come si è finora compiuta in me, oltre a recuperare, per resa, rispetto e gratitudine, il pezzo di passato che a queste mi ha condotto.
La posizione di aiuto è una casa aperta, in luce ed in pace; le sue finestre spalancate sono i sorrisi degli ospiti improvvisi; le sue stanze affacciate al sole sono lo spazio, il vuoto pieno, la leggerezza, la libertà; semplicemente collocata dove e quando puoi trovarla, questa casa consiste dell'altro e degli altri, pur crollando senza la saldezza delle fondamenta del suo abitante. Quando le imposte sono socchiuse vi sono silenzi rispettosi ed accoglienza accorta. E' una casa dove si entra e ci si mette a piedi scalzi, dove si incontra un accompagnatore, una guida o un abitante sereno, pure scalzo, che ascolta. E' una casa dal cui commiato puoi trovare novità e dissolvere pensieri.
Questo giorno è insieme una conclusione ed una partenza, quindi raccoglie gratitudine per ciò che è stato ed entusiasmo per ciò che mi aspetta.
Contiene un pensiero di ringraziamento profondo ai miei maestri Marco Pfister, Attilio Piazza, Simona Cella, Donatella Celli, Monica Colosimo.
Contiene un abbraccio fisico ai miei angeli sostenitori Susanna Mazzocco, Cristina Piazza, Enrico Miatto, Marco Marson.
Contiene un cerchio stabilizzante formato dai miei compagni di viaggio e colleghi.
Infine contiene un grazie alla vita, a coloro che me l'hanno donata, a coloro che l'hanno abitata e che l'abiteranno. Lo dedico con passione a me stessa, in particolare alle parti di me che prima di oggi ho ferito, dimenticato, maltrattato; lo dedico ai me stessa inascoltati, inadeguati ed imperfetti; la dedico ai me stessa che nasceranno d'ora in poi, con la fiducia che saranno il meglio che le forze più grandi hanno in serbo per me.

... "L'intelletto finalmente può tacere, la pratica meditativa
ha assopito i pensieri e valorizzato le sensazioni del corpo e della dimensione più spirituale: queste consapevolezze trascendono le mie aspettative ragionate, illuminano il cuore ed aprono una
finestra sul nuovo possibile. Tuttora sento forte commozione nell’anima per
quanto questi strumenti hanno donato a me in prima persona, in termini di
scioglimenti e soluzioni, e di quanto possono e potranno, anche attraverso me,
incontrare le difficoltà del prossimo altro, funzionali al suo cambiamento, al suo
meglio, al suo piccolo passo verso il proprio divenire.
Approdo ad una riva felice, dopo un tortuoso navigare di
fiume, prima in secca a trascinare tronchi, poi nel vortice confuso di una
piena ed infine nel dolce galleggiare con la corrente, senza più bisogno di
fare, di costruire, di arginare; semplicemente scorrendo ed accadendo, per come
sento. Meraviglia!

Aiutare è più vicino che mai al mio cuore, a come sono fatta lì.
Aiuto assomigliandomi!
Leale ai miei Sì interiori e lasciando accadere l'altro, cresce il Sì e nutro la libertà che è, così, autentica, perché corrisponde a quella dell'intera esistenza, dell'universale di cui siamo parte.
Frequento l'inconscio che mi abita, le sue caverne e le sue fondamentali rivelazioni; vi incontro il passato, il presente ed il futuro in una nuova, inesplorata dimensione: ed ora è un totale affidamento, una resa completa a quel che sono.
Commossa di fronte alla mia stessa essenza, bella davvero, sento di volermi bene per la prima volta, incondizionatamente. Ho pace da questo, ed un senso insieme di semplicità, amore e riconoscenza. Per me ora tutto si delinea in modo più armonioso, più semplice, in sintonia con ciò che è e con ciò che profondamente sono. Sorrido, e ci vado!